domenica 11 gennaio 2015

Afrodite ha letto: Temptation di Connie Furnari



http://www.amazon.it/Temptation-Connie-Furnari-ebook/dp/B00PZ9VTII/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1420970344&sr=8-1&keywords=temptation 

Ho notato questo libro perché mi piacciono gli Erotici, quindi, la sua uscita mi allettava. Dalla cover sembrava anche molto Romance, il che mi incuriosiva maggiormente. E poi c’era la pubblicità che se n’è fatta, prima, durante e dopo, così martellante che, insomma, alla fine, vuoi o non vuoi, il titolo mi è rimasto impresso e allora… postepay alla mano e ditino pronto,  stava per partire il click su “Compra” di Amazon. 
Prima ho letto la sinossi, questa:
Bellshill 1974, Scozia. Eve ha appena diciotto anni, viso da bambina e una spiccata tendenza alla ribellione, da quando suo padre ha abbandonato la famiglia, lasciandola sola con la madre alcolizzata e una misera borsa di studio per mantenersi fino al diploma.
Frequenta la St. John Academy, un istituto religioso in cui vige ancora la punizione corporale, e a causa del suo carattere impulsivo, si ritrova più di una volta con i segni delle frustate sulla schiena.
Una mattina di pioggia, mentre si reca alle lezioni, Eve conosce Adam. I due si sentono immediatamente attratti l’una dall’altro, finché giunta a scuola, lei non scopre che quel giovane uomo così affascinante è un prete, Padre Mac Gregor, il suo nuovo insegnante.
Proprio come un’autentica Eva tentatrice, la ragazza prova in più di un’occasione a sedurlo, usando tecniche sempre più imprudenti, venendo ogni volta rifiutata, nonostante lui si lasci scappare degli istintivi momenti di passione e tenerezza.
Adam diventa una vera e propria ossessione per Eve.
Questa relazione proibita, alimentata dal fuoco della tentazione, risveglierà parecchi demoni del passato di entrambi, ponendoli davanti a delle scelte drastiche.

Una storia d’amore intensa e drammatica, tra il suono delle cornamuse e il verde smeraldo degli immensi altipiani della Scozia. “Temptation” è un romance dalle accese tinte erotiche che si legge tutto d’un fiato e che trascina in un turbine di emozioni contrastanti, narrato dall’appassionata voce della protagonista.
Dopo aver assaggiato un frutto talmente proibito, è davvero possibile conoscere la differenza tra il bene e il male?

"Adam ed Eve. Era un crudele scherzo del destino. Anche io sarei stata la causa della rovina di quell’uomo? Sarei riuscita a farlo scacciare dal Paradiso Terrestre, facendogli assaggiare il frutto proibito?
Avrei dato qualsiasi cosa per conoscere il suo passato, per sapere cosa lo aveva spinto a scegliere quella vita.
Sapevo bene che Adam non era un prete come tutti gli altri. I suoi occhi, così straordinariamente verdi, rivelavano un tormento che non avevo mai intravisto nello sguardo di un uomo." (Eve)

Afrodite pensa:

Molto accattivante, mi sono detta, anche se la trama mi rimandava a un’altra storia, ma è partito lo stesso l’acquisto.
 Devo dire, e lo faccio all’inizio così ci togliamo il pensiero,  che per tutta la durata della lettura, in effetti, non sono riuscita a staccarmi completamente dal riferimento a “Uccelli di Rovo, se non altro per i ruoli dei protagonisti, ma c’è un ma. La Furnari scrive bene e l’ambientazione è talmente bella che la lettura è piacevole. Fin dall’inizio il racconto stuzzica i sensi, incuriosisce, così ti metti comoda e pensi: “Ah, però!” Poi arriva la prima perplessità. La scena è veloce: Adam ed Eve s’incontrano subito ed Eve lo seduce in maniera immorale su un autobus colmo di gente. Non sa che è un prete, né che sarà il suo insegnante… lo scopre dopo e l’attimo di follia diventa capriccio. Almeno per lei ed è così che io l’ho inteso.
La storia è infarcita da vari problemi. Entrambi i protagonisti hanno un vissuto difficile e le scelte che l’Autrice compie in questa direzione, regalano ad Adame ed Eve il giusto spessore psicologico che a noi lettori serviva. Anche i personaggi secondari  sono ben caratterizzati e s’intrecciano molto bene nella dinamica della loro storia.
Non ci sono elementi inutili, inseriti al fine di riempire delle pagine. Al contrario, qualcosa poteva essere sviluppato meglio.  Lo stile dell’Autrice è molto buono. Scorre bene e il libro si legge d’un fiato,  ma la spiacevole sensazione che l’Erotico non fosse pienamente nelle sue corde, non mi ha abbandonato fino alla fine e infatti…  curiosa di capire perché,  sono andata  a cercarmi le altre sue opere  e ho  svelato l’arcano.
Scopro che l’Autrice è nuova di questo genere e che ha sempre scritto Fantasy o Paranormal Romance. Forse è per questo che si vede la poca dimestichezza con delle scene erotiche cha avevano bisogno di maggiore sentimento. Gli ingredienti c’erano tutti. La vicenda di Adame ed Eve, così intensa nel combattimento interiore dell’uomo di fede che alla fine cede alla tentazione, meritava qualcosa di più. Un inizio più graduale, delle scene erotiche maggiormente cariche di pathos emotivo… che non fosse tanto… freddo, a volte.
Così non è stato, almeno per me, tranne poi quel “ti amo” pronunciato che, alla fine, tinge la storia di un rosa sbiadito.
E’ sempre difficile elencare i punti forti o deboli di un libro, perché si rischia di fare spoiler e togliere il gusto delle lettura, quindi, in questa sede, spero di essere stata chiara e di non aver rivelato nulla.
Faccio un applauso all’Autrice per il coraggio avuto nel narrare una storia che poteva essere facilmente etichettata. Personalmente non ho visto l’indecenza , malgrado lei stessa lo pubblicizzi come “il libro dello scandalo”. Mi è rimasta una bella storia, di due persone talmente travolte da ciò che provano da abbandonarsi ad esso. Avrei preferito maggior tormento, la storia lo esigeva, ma quello è un gusto personale. Il finale frettoloso mi ha lasciato l’amaro in bocca ed è per questo che ho deciso di dargli questo giudizio.  Una vicenda così intensa per i contenuti trattati, e l’Autrice sa che ne ha toccati parecchi, doveva essere argomentata di più. C’era molto altro che andava sviscerato, chiacchierato, quindi ho una speranza: che la Furnari decida di revisionare la sua opera e di darle lo spessore che merita e che, a tratti, manca









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