venerdì 16 gennaio 2015

FOCUS ON: La nave di cristallo di Simona Busto

Buon giorno, Sibillettori.
Continua il nostro viaggio fra le migliori penne di Urban Fantasy italiano.
Oggi, per noi, Simona Busto e La nave di Cristallo.


Sinossi

"Persefone sbriciolò il fiore tra le dita, mentre fissava il vuoto davanti a sé. «Mi dirai tu quando incontrarlo, Hector?» 
«Non temere, mia signora, sarà presto. Penserò io a tutto. Dammi la tua mano perché io possa tornare quando voglio.» 
Senza esitare Persefone gli tese la mano, che lui afferrò tra le sue. Un lampo e il legame fu creato. 
Allora l’uomo svanì, lasciando la regina dell’Ade a fissare un muro di teschi, lo sguardo perso, gli occhi scintillanti di puro odio." 

"La mano di Ellinor si sollevò, intimando l’alt all’altra. Lei chinò il capo di lato, sorpresa dal fatto che la sua ostentazione di forza non avesse sortito gli effetti sperati. I suoi occhi esprimevano fierezza, comando, ma ora iniziava a trasparire un’incrinatura di timore. 
Rimasero così, occhi negli occhi, la donna più matura col ghiaccio nelle sarcastiche iridi blu, quella più giovane divorata dal fuoco del suo odio e della sua arroganza. 
Ellinor si mosse appena, mettendosi tra Megan e la donna dagli occhi scuri. L’altra reagì increspando il labbro a scoprire i denti bianchissimi, come fauci di una belva, avanzò di un passo, guardando ora la ragazza, che, ignara, aveva allungato una mano verso l’imponente organo, come per sincerarsi che fosse reale. 
Le ombre non cessavano di lamentarsi, nascoste nel buio. 
La donna mora si lanciò in avanti, dritta verso Megan, pronta ad afferrarla. 
Ellinor però la intercettò senza nemmeno muoversi. La proiezione della sua anima afferrò la donna per un braccio, scaraventandola indietro. 
Megan sentì un tonfo ed ebbe un sussulto. Si volse di scatto, ma non vide nulla. Ellinor era ancora immobile, nella stessa posizione di prima, gli occhi che sorridevano. 
“Non ora né qui, Persefone,” fu il pensiero che fece arrivare alla donna sconfitta. 
L’altra digrignò i denti. “Non vivrà, l’ho giurato!” 
“Forse, ma non sarà adesso.” 

Un romanzo che parla di amore e dannazione, di passione e Inferno. E il Paradiso resta una remota possibilità, anelata ma anche temuta. 
La nave di cristallo viaggia col suo carico di demoni e creature infernali. 
Megan è la sua preda. Nessuno sa se il sigillo che la protegge riuscirà a sconfiggere i potenti esseri che vivono nella nave. 
E chi è davvero Reeve, il suo enigmatico e affascinante compagno di corso? Qualcuno che vuole difenderla o una nuova terribile minaccia? 
Hector, l’oscuro cacciatore, è sulle tracce della ragazza e lei non è ancora certa di potersi fidare di Reeve. 
La fuga di Megan la condurrà dall'America all'Europa, in cerca di una salvezza che sembra irraggiungibile. E l'incontro con la gelida Ellinor farà sorgere nuovi dubbi nel cuore della ragazza, in un complesso gioco di ruoli che rende difficilissimo distinguere il Bene dal Male, gli angeli dai demoni. 
Un romanzo denso di colpi di scena, per chi ama lo urban fantasy più emozionante e intenso.
 





"L’essere si mosse veloce in mezzo alla folla, dritto verso il palazzo Pisani Moretta.Ogni anno durante l’ultima notte del carnevale la nave si fermava lì per lui,Ogni anno scendeva per vagare nella notte allegra, sfiorando le maschere con la sua alta figura, immerso nel turbine di abiti multicolori, abbagliato da migliaia di sorrisi felici.Lui che aveva ormai dimenticato ogni gioia, s’immergeva nella folle felicità che lo circondava.Aveva già iniziato a cercare.I suoi occhi di rapace frugavano sotto i costumi, poiché erano in grado di vedere oltre la superficie. Le sue iridi nere analizzavano i volti nascosti. Se una persona sembrava interessante, lui attendeva che gli fosse proprio accanto, poi ne aspirava voracemente l’odore.E di nuovo proseguiva, verso un altro, assaporando lussuria, vizio e sfrenatezza nelle migliaia di maschere che gli ronzavano intorno."

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