martedì 17 febbraio 2015

Ade presenta: DUE SIBILLE A CONFRONTO - Euridice e Selene hanno letto: "La Leggendaria Guerriera - Rinascita di una dea" di Aurora Ballarin

Buongiorno a tutti i nostri Sibillettori,
Oggi vi presento l'ultima fatica delle mie dame: la rubrica Sibille a confronto.
Questa rubrica, esordita già in passato con la recensione del "Dono della felicità" di Sara Purpura, mi ha incuriosito talmente tanto che ho insistito perché l'esperienza si ripetesse ancora.
Per l'occasione ho scelto io stesso il romanzo che le mie Sibille dovevano recensire e la mia scelta è ricaduta su un fantasy che da un po' di tempo mi incuriosisce.
E ora vediamo insieme cosa dicono Euridice e Selene, e se la mia rabbia dovrà abbattersi o meno su questo libro...
 
 





Sinossi:

Venezia 1896

Ainwen Carnelio, giovane rampolla di una delle famiglie più in vista della città, non ha mai capito la ragione del suo strano aspetto.
Cresciuta da un ammiraglio, che l'ha addestrata all'arte della spada fin da bambina e da una madre insolitamente attenta a farle apprendere la magia, la giovane passa le sue giornate divisa tra due realtà: quella diurna, la vita apparentemente normale di una ragazza della sua età; e quella notturna tra duelli, visioni di cui non conosce il significato e incubi che infestano le sue notti.
Tutto evolve all'improvviso il giorno in cui conosce il nuovo istitutore, Barahir. Un uomo enigmatico, di una bellezza unica e fin troppo interessato a lei.
Con il suo arrivo le visioni aumentano, facendosi via via più terrificanti.
Ogni volta che i loro sguardi si incrociano è come se lei vivesse l'esistenza di un'altra persona.
La mente viene travolta da ricordi non suoi e perfino la vita arriva quasi a non appartenerle più, confondendosi con quella di un'altra donna di cui a malapena conosce il nome.
Fino a quando, spossata nell'animo e nelle carni decide di voler sbrogliare la matassa dei misteri di tutta una vita.
Solo un nome dalla sua parte. Un unico fievole indizio a ricollegare ogni sua visione: Urwen.
Il nome della dea degli elfi.
Il nome della donna che, cinquecento anni prima salvò il mondo dall'apocalisse...
Questa ricerca la porterà a riscoprire il suo passato e un destino dannato, da cui non potrà scappare. Una guerra spietata l’attende alle porte del suo domani.
Una battaglia insensata e crudele da cui dipenderà non solo la sua salvezza ma anche il destino di chi ama e del mondo che Urwen, prima di lei, era stata chiamata a proteggere.
Vecchi legami la richiameranno all’esistenza che ancora in fasce aveva gettato alle spalle e dalle stesse ceneri del dolore che comporterà la conoscenza del futuro che l’attende, dovrà ricostruire non solo un mondo, evitandone la fine, ma anche e soprattutto la sua stessa vita…




Euridice pensa:

Questo romanzo mi ha sorpresa e piacevolmente colpita. È il primo volume di una trilogia, e questo ovviamente rende il finale apertissimo, ma la cosa non guasta affatto. Anzi ti lascia una piacevole trepidazione e il desiderio di proseguire nella lettura per sapere cosa accadrà ancora.
Il romanzo è una piacevole commistione di generi: dall’epic allo urban al paranormal.
I due protagonisti, Ainwen e Niccolò, sono due ragazzi normali, che si trovano improvvisamente investiti di enormi responsabilità, dalle quali dipende addirittura il destino dei popoli che abitano la terra.
Tutti i personaggi, dai principali fino all’ultimo dei comprimari, sono tratteggiati con maestria. Si nota che l’autrice è affezionata a ciascuno di loro, infatti dedica al loro carattere e ai loro tratti fisici una descrizione minuziosa che però non diventa mai pedante.
Memorabile la figura di Firion, un cattivo che sa entrarti nel cuore. Ambiguo, appassionato, crudele e insieme tormentato: un vero capolavoro tra i malvagi della narrativa contemporanea.
L’autrice è giovane, la sua prosa è fresca ma mai acerba. Sa scrivere in maniera elegante ma senza pedanteria. E la qualità del testo è eccellente: il romanzo della Ballarin è più curato di quelli che mettono in commercio molte case editrici.
La storia scorre bene, mischiando suspence azione e combattimenti a momenti riflessivi e d’introspezione. La parte epica e quella romance sono perfettamente bilanciate. Nessun tipo di lettore potrà mai dirsi scontento. C’è anche da dire che la trama è assolutamente originale, i colpi di scena mai scontati e la tensione narrativa garantita.
Una nota particolare è d’obbligo per i bellissimi personaggi delle due custodi. Sono tratteggiate con una tale delicatezza da renderle indimenticabili.
Insomma la valutazione di Euridice su questo romanzo è una promozione a pieni voti. E leggerò con piacere il secondo volume.









La Luna pensa:

Quando ho cominciato questo romanzo ero sicura di trovare un altro dei tanti fantasy poco curati, scadenti o emulatori di antiche glorie. Un fantasy epico? Mi dicevo, storcendo la bocca. E poi... anzi, MA poi... ma poi ho conosciuto Niccolò e Ainwen, due personaggi curati con devozione e minuzia da una penna che man mano viene letta diventa indimenticabile, così come lo diventano tutti coloro che incontriamo in questa avventura. Sì, perché la si vive con loro, perché ci si trova catapultati indietro nel tempo in quel mondo fatto di magia, dove una ragazzina normale all'apparenza di troverà presto a lottare contro qualcosa di più grande di lei. Dove il destino del mondo dipenderà da due personaggi che ho amato con tutto il cuore. dove conoscere il cattivo, che per la mia natura appena oscura come il lato della mia luna in ombra, ho amato ancora di più. Perché nulla in questo fantasy è già visto o sentito e nessun personaggio o azione, o combattimento o parte di trama è lasciata al caso e non emozionante.
Ogni particolare è seguito, narrato, incastrato con attenzione e minuzia di particolari che rendono il testo tutt'altro che pesante come spesso accade, ma completo e avvincente.
In una parola? Questo libro è stato una SORPRESA.
Il destino dei popoli dipende finalmente da due ragazzi normali, l'una tormentata da qualcosa che non comprende e legata a qualcosa di meraviglioso, l'altro che ti rapisce.
La scrittura è assolutamente impeccabile. 

La penna è delicata, decisa, fresca. La sintassi e a prosa lasciano a bocca aperta e sicuramente è uno dei migliori fantasy letti in questi ultimi anni.
Dire che lo consiglio è dire poco, perché questo romanzo mi ha rapito, restituendomi la parta di me che ama il fantasy terribilmente.
Quindi lo ringrazio anche.
Si tratta di una trilogia e non mancherò di parlarvi dei prossimi libri che andranno a completare la serie.
Consigliato.




1 commento:

  1. sto aspettando anch'io il terzo capitolo, per il resto li ho nel lettore ma devo leggerli, ma le vostre recensioni mi hanno conquistato.

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